PIERO SACCHETTO
GALLERIA ARTEINCORNICE
Torino
LE TRASPARENZE DI LUCE NELLE STRATIFICAZIONI COLORISTICHE
Piero Sacchetto, con tenacia e con serietà di intenti porta avanti una ricerca frutto di osservazioni e di una ricerca, frutto di osservazioni di una pratica segnica e minuta, ricorrendo a colori stesi con misurata eleganza, che regolano toni mai accesi.
Quindi segni e colori convivono in certezze visive che fanno emergere immagini di sapore informale. Ma il tutto è giocato per rendere singolari e accattivanti trasparenze ed atmosfere.
L’artista si rivolge al fruitore colto e partecipe , perché le chiare e raffinate elaborazioni tendono ad interpretare gusti. Gusti, beninteso, che conoscono le valenze di segnali del design e che riconoscono i codici del nostro attuale immaginario visivo.
Piero Sacchetto sa bene che lavorando con calma e segnalandosi nelle sede adatte e prestigiose può raccogliere di quei gusti consensi ed attenzione. Perché il suo “far pittura”, che esula da schemi gratuiti e di moda, si innesta nella scia più avveduta e coerente di quel “mestiere” che tende a perfezionarsi, a studiare, a progredire consapevolmente lasciando parlare i lavori sui quali si precisa, ogni giorno, un motivo in più, un ulteriore legame pittorico più consistente e/o più sofisticato, un assortito passaggio di idee nuove.
Basata sul richiamo del segno e sulla pluralità di accenti del colore, indubbiamente, s’alimenta la motivazione di fondo che regola il lavoro di Sacchetto. L’anima dell’operatività di Sacchetto tende a registrare il più vasto repertorio di ragioni di un equilibrio linguistico rivolto a fantasie umorali più che a varie definizioni del razionale pittorico. Il suo racconto per immagini, più intimo che esplosivo si richiama al patrimonio recente dell’arte contemporanea e ai più vasti sommovi- menti di memoria culturale. Tra trasparenza e dosaggi, tra delicate vibrazioni e richiami cromatici ogni quadro presenta un sempre più ricercato ed inseguito senso del nuovo, tonificato da particolari recuperi e da accezioni visive fertilizzate da semi di confronto.
Il fascino di uno spazio bianco stimola Sacchettoad intervenire per situare redazioni pittoriche vivaci e leggere.
Il risultato scavalca natura e artificio per essere poesia della memoria lacerata e armonia di scenari visionari.
Maurizio Vitiello